Cessione del Quinto

Cessione del Quinto

Gennaio 26, 2022 Cessione del Quinto 0
Cessione del quinto

Cos’è la cessione del quinto?

La cessione del quinto è un tipo di prestito personale destinato a lavoratori dipendenti e pensionati.

Si può richiedere per l’acquisto di un’auto, di un elettrodomestico, di un corso di formazione o per necessità di liquidità.

Per ottenerlo c’è bisogno di un’assicurazione per garantire il pagamento del debito residuo in caso di perdita del lavoro o di decesso del titolare del prestito. Chi richiede la cessione del quinto vanta tutte le tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori.

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Che si tratti di un dipendente pubblico o privato oppure un pensionato, la legge permette di restituire il prestito cedendo al finanziatore fino a un quinto della pensione o dello stipendio. Il datore di lavoro o l’ente previdenziale trattiene la rata dallo stipendio o dalla pensione e la versa al finanziatore.

Per la cessione del quinto dello stipendio non si è tenuti a specificare come saranno spesi i soldi.

A seguire i requisiti richiesti:

  • Per i dipendenti:
    • contratto a tempo indeterminato
    • residenza Italiana
    • età compresa tra 18 e 63 anni
    • assicurabilità dell’azienda se si è dipendenti di un’azienda privata.
  • Per i pensionati:
    • età non superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento (spesso le società limitano a 85 anni);
    • pensione con un importo minimo (quello stabilito annualmente per legge) al netto della quota cedibile.

L’importo massimo del prestito viene stabilita sulla base dello stipendio o della pensione. La durata va da un minimo di 2 anni a un massimo di 10 anni.

E’ possibile rinnovare il finanziamento, ma a determinate condizioni:

  • se è decorso un limite minimo di tempo pari ai 2/5 dell’intera durata del prestito iniziale, ovvero se hai rimborsato almeno il 40% del numero delle rate previste;
  • se vuoi rinnovare un’operazione di durata pari od inferiore a 5 anni con una di 10 anni.

Sulla pensione si può fare una sola trattenuta quindi se sei un pensionato però puoi richiedere la cessione una sola volta.

Sullo stipendio è possibile fare 2 trattenute. Quindi se sei un dipendente puoi chiedere un finanziamento più alto perché puoi cedere un ulteriore quinto del tuo stipendio. In questo caso, oltre alla cessione del quinto però dovrai stipulare con il finanziatore anche il contratto di “delegazione di pagamento”.

Riguardo quest’ultima, mentre il datore di lavoro è tenuto ad aderire alla cessione del quinto mentre è libero di aderire o meno alla delegazione di pagamento.

Il costo della cessione può essere più oneroso di altre forme di prestito, perché prevede anche il costo dell’assicurazione obbligatoria.

Il costo comprende: gli interessi, le spese di istruttoria, le spese di incasso rata, il costo di comunicazione, le imposte e la copertura assicurativa obbligatoria.

Esso dipende anche:

  • dalla somma erogata,
  • dall’andamento dei tassi di interesse,
  • dalle spese per il pagamento delle rate,
  • dalle spese assicurative.

Alcune commissioni e spese sono fisse e non dipendono dalla somma richiesta: incideranno di più se l’importo richiesto è basso.

Quando un prestito è “credito ai consumatori“, la legge prevede particolari tutele e diritti del consumatore rispetto ad altri tipi di finanziamento.

Puoi recedere dal contratto entro 14 giorni dalla data della firma inviando una comunicazione al finanziatore secondo le modalità indicate. Per recedere non c’è bisogno di fornire alcuna motivazione.

Se intanto hai già ricevuto il finanziamento, anche se solo una parte, devi restituire la somma ricevuta entro 30 giorni dalla comunicazione del recesso, pagando gli interessi maturati fino alla restituzione. Farlo significa recedere anche dai servizi accessori forniti dal finanziatore o da terzi, a meno che i terzi non dimostrino che forniscono autonomamente tali servizi.

Allo stesso modo a recedere può essere il finanziatore,  comunicandolo però con almeno due mesi di preavviso. Se vuoi e puoi è possibile rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento in tutto o in parte l’importo dovuto. Facendolo hai diritto alla riduzione del costo totale del credito, pari all’importo degli interessi e dei costi – che di fatto hai anticipato – dovuti alla vita residua del contratto, per esempio quelli dell’assicurazione.

Si tratta sempre di impegno economico importante da sostenere nel tempo, rimborsarlo potrebbe essere un impegno gravoso. Se si hanno già dei finanziamenti si potrebbe non essere meritevole di ottenere ulteriore credito.

La rinuncia di parte di stipendio o pensione potrebbe incidere sulla tua gestione della vita quotidiana e su eventuali impegni futuri. Bisogna mettere in conto che durante il corso del finanziamento possano accadere imprevisti (spese mediche, per la casa, per i figli).

Il consiglio principale è quello di farne buon uso e confrontare le offerte presenti sul mercato leggendo le loro caratteristiche sui fogli informativi. Per orientarti puoi anche consultare motori di ricerca che confrontano le offerte.

Per confrontare le offerte utilizza anche il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che tutti gli intermediari devono pubblicare.

Ricorda che è obbligatorio avere un’assicurazione che tuteli in caso di eventi negativi quali il decesso o la perdita del lavoro. Bisogna valutare anche quanto il costo dell’assicurazione incida sul costo del finanziamento. Bisogna assicurarsi di aver compreso tutte le componenti di costo, anche quelle collegate all’eventuale estinzione anticipata del finanziamento.

Richiedere chiarimenti, anche più volte è un tuo diritto. Sul mercato ormai ci sono molti tipi di finanziatori più o meno abilitati a fornire il credito, verifica che il finanziatore sia autorizzato a svolgere attività di concessione di finanziamenti controlla gli estremi dell’iscrizione agli Elenchi della Banca d’Italia, che trovi nella carta intestata del finanziatore che puoi agevolmente verificare sul sito della Banca d’Italia).

Controlla che l’intermediario del credito di cui si serve il finanziatore sia iscritto negli elenchi tenuti dall’Organismo degli agenti e dei mediatori (anche in questo caso gli estremi dell’iscrizione sono nella carta intestata dell’intermediario e verificabili sul sito).

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